Capri è uno dei pochi posti al mondo che ha fatto coincidere il suo mito elitario e la massificazione del turismo. Da sempre ha mescolato il successo con un’immagine che ha suggerito altre immagini.
Capri ha avuto infiniti atlanti, conta innumerevoli cartoline, antiche pitture ad olio, ritratti veloci di passanti, prove di artisti famosi, trasfigurazioni moderne di sue parti disegnate da pittori, architetti, letterati, poeti.
Tra verosimiglianza e immaginario, l’isola ha composto una sua armonia e ce la consegna oggi senza miti esclusivi. Chiunque vi sbarchi, da qualunque parte della terra, sente questa atmosfera pittoresca e colorata fatta per rendere celebre ogni uomo almeno per un quarto d’ora, così come diceva Andy Warhol.
Perché allora disegnare e raccontare un atlante immaginario di Capri, visto che ne ha avuti tanti e bellissimi? Perché un atlante così non era mai stato fatto prima.
Immaginate una calamita. Ebbene, questo è il primo atlante/calamita fatto da un architetto, da uno che è abituato a raccontare le cose con le immagini. Per questo è un vero atlante immaginario, teso a dimostrare che il pittoresco caprese non è lezioso ma gentile e questa collezione di icone vuole utilizzarlo per la prima volta come fondale fiabesco, una delle tante possibilità per migliorare, con i suoi elementi costruttivi, tanti altri spazi tristi e dimenticati in giro per il mondo. Le immagini di questa mostra non intendono modificare Capri, che sa cambiarsi molto bene da sola con i modi lenti e garbati di un eterno mito presente. Servono, piuttosto, come magneti, fondali simbolici per attrarre altri luoghi verso la leggenda dell’architettura mediterranea, non sempre consolatoria ma a volte massiccia, forte e densa come lo sono queste tecniche miste.
Non una nuova Capri, quindi, ma la sua architettura e le sue caratteristiche identificative intese come antidoto sorridente per contrastare la perdita di fascino dei paesaggi e delle città senza nome.
CHERUBINO GAMBARDELLA
con il patrocinio di:
con il contributo di:
Info
Mostra a cura di
Maurizio Siniscalco
Grazie
>Giorgio Cozzolino, Soprintendente BAPSAE per Napoli e Provincia
>Angela Schiattarella e Rosalia D’Apice, curatori di zona
>Francesco Cerrotta, Sindaco di Anacapri
>Massimo Coppola, Assessore al Turismo Comune di Anacapri
Alfredo Aloisi, Tonino Cacace, Giancarlo Cangiano, Fiamma Capua, Ilaria Iacono, Sily Parisio, Ermanno Zanini
Organizzazione
ArteAs
Coordinamento Generale
Marco Polito
Allestimento
Józef Czerw
Ufficio stampa / info
ArteAs
Catalogo
Altralinea Edizioni, Firenze